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Flu Summit 2020, tutti gli alleati contro l’influenza al summit di mercoledì 12 Febbraio.

Influenza: la partita è ancora aperta.

Mercoledì 12 febbraio a Roma duecento operatori della salute, esperti e istituzioni a confronto sulle strategie di programmazione, organizzazione e informazione per incrementare le coperture nel nostro Paese. E in anteprima i nomi dei giovani videomaker vincitori del contest #PerchéSì sul valore della vaccinazione antinfluenzale.

 

Nelle settimane in cui tutta la nostra attenzione è rivolta al Coronavirus, in Italia ad uccidere è ancora l’influenza stagionale.

Secondo gli ultimi dati della sorveglianza epidemiologica Influenet diffusi proprio nei giorni scorsi dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’inizio dell’epidemia in Italia sono stati già registrati 4.266.000 casi di sindrome influenzale e la fascia pediatrica risulta quella maggiornamente colpita con la più alta incidenza di casi. Riguardo al monitoraggio dei casi gravi il sistema Flunews ha fino ad oggi registrato 78 casi gravi di influenza confermata in laboratorio, 15 dei quali si sono trasformati in decessi. Nel 77% dei casi ha interessato soggetti a rischio perché affetti da diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, per i quali il nostro sistema sanitario nazionale prevede peraltro l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale.

La campagna di quest’anno è in corso ed è ancora possibile vaccinarsi, ma è già tempo di rilanciare la sfida dei prossimi anni, ragionare su campagne e strategie capaci di aumentare la consapevolezza degli Italiani rispetto al valore della vaccinazione in un’ottica di prevenzione. Tutto questo è necessario per incrementare le coperture che nel nostro Paese sono ancora troppo basse. Gli ultimi dati disponibili – quelli della stagione antinfluenzale 2018/2019 – fotografano infatti un livello di copertura tutt’altro che rassicurante: soltanto 1 persona over 65 su 2 si vaccina, vale a dire il 53.1% (fonte: Ministero della Salute). Siamo ancora molto lontani dall’obiettivo indicato dall’OMS del 75% come minimo e del 95% come copertura ottimale per tutti i gruppi target, inclusi anziani e soggetti a rischio dai 6 mesi di età.

IL SUMMIT DELLA PREVENZIONE

Flu Summit 2020 è la seconda edizione del meeting ideato da Sanofi Pasteur che si terrà a Roma presso lo Spazio 900 mercoledì 12 febbraio 2020.

Un confronto tra tutti gli attori coinvolti nella gestione, organizzazione e promozione delle campagne antinfluenzali. Numeri, metodologie, azioni, visioni, con uno sguardo che dall’Italia arriva ad abbracciare altre esperienze internazionali, la Gran Bretagna in testa.

Si perché tutti conoscono l’influenza, ma pochi la temono come ha mostrato il Censis nell’ottobre 2019 grazie alla ricerca realizzata con il contributo incondizionato di Sanofi Pasteur e dedicata alla percezione dell’influenza nella popolazione matura.

«Quella che abbiamo proposto è un’alleanza trasversale tra tutti gli attori della filiera della salute impegnati a fare azioni e cultura sulla prevenzione. Oggi soltanto attraverso progetti multi-stakeholder è possibile fare la differenza e incidere sull’opinione pubblica e tra gli operatori. La partita della prevenzione, che si gioca oggi sui tavoli virtuali dei social media, deve riguardare tutti, nessuno escluso», afferma Mario Merlo, General Manager Sanofi Pasteur in Italia. Tra le azioni proposte già al primo Flu Summit svoltosi lo scorso anno c’è l’importanza di arrivare prima, nella programmazione e gestione della vaccinazione antinfluenzale.

I VIDEOMAKER VINCITORI DEL #PERCHÉSÌ

Il Summit sarà anticipato martedì 11 febbraio da #MeetSanofi, il format dedicato al futuro della salute e trasmesso in streaming dalle ore 19 alle ore 20 sulla fanpage di Sanofi Italia. Sul palco dello Spazio 900 di Roma i videomaker vincitori del contest #PerchéSì – La riscossa della silver generation che ha coinvolto decine di under 35 nel ripensare e video-raccontare l’importanza della vaccinazione per gli over 65. Qui il video di lancio dell’iniziativa con la storia di Luca Guerrieri.

Così venti studenti e giovani professionisti di comunicazione e di design, suddivisi in coppie, hanno provato a ripensare, con il supporto della Pmi innovativa Tree, la comunicazione sul valore del vaccino antinfluenzale per la silver generation. Nuovi linguaggi, nuovi approcci, nuovi modelli, nuovi formati per una comunicazione multimediale innovativa, scientifica, efficace, social che sarà protagonista della prossima campagna antinfluenzale di Sanofi Italia.

Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la multidisciplinarietà e la contaminazione di saperi di Giacomo Vallarino, trentatreenne studente di medicina impegnato con la sua associazione nella divulgazione scientifica, e Francesco Tritto, ventunenne studente di relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa. Al secondo posto il progetto degli studenti di comunicazione John Martin Kregel e Sabina Maria Riello. Al terzo il team formato dall’ingegnere informatico Nicolò Mascaro e da Lorenzo Castagnone, laureato in economia aziendale. Menzione speciale per la biologa Antonella Ferrara e l’umanista Tamara Cannavaro.

Con loro all’evento di premiazione interverranno Ketty Vaccaro (Responsabile Area Salute Censis), Lella Mazzoli (Direttore Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino), Italo Francesco Angelillo (Presidente Siti), Claudio D’Amario (Direttore generale prevenzione sanitaria Ministero della Salute) e Giulio Notturni (Consulente della comunicazione e delle relazioni esterne presso l’Assessorato alla Sanità all’integrazione socio-sanitaria Regione Lazio). Modererà l’incontro Giampaolo Colletti.

«Sin dall’inizio come Sanofi Pasteur con il laboratorio #PerchéSì abbiamo deciso di metterci in prima linea, favorendo il confronto sul valore della vaccinazione e coinvolgendo operatori della salute e giovani hackathoners. Il nostro obiettivo è stato riflettere su nuovi format per veicolare una corretta, scientifica, autorevole ed efficace comunicazione sui vaccini. In questi mesi abbiamo poi coinvolto giovani videomaker per creare video di sensibilizzazione alla vaccinazione antinfluenzale. Solo nelle alleanze trasversali, anche anagrafiche, si possono affrontare le sfide della prevenzione», precisa Mario Merlo.

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