L'intervista a Federico Distefano, un giovane farmacista di 3ª generazione rivela come l'accoglienza, la professionalità e l'innovazione ridefiniranno la farmacia territoriale.

Nel vivace salotto di Galileo Life e Medicina Italia TV, allestito in occasione della recente fiera Cosmofarma 2025, Piero Muscari ha ospitato un’intervista illuminante con Federico Distefano, giovane farmacista di terza generazione. Un dialogo che ha saputo spaziare dal passato al futuro della farmacia, ponendo l’accento sull’importanza cruciale del servizio e dell’accoglienza al paziente.

L’Eredità Familiare e la Scelta di Galileo Life

Federico Distefano, fresco di laurea e con un anno di esperienza sul campo, porta sulle spalle la significativa responsabilità di una farmacia con oltre cinquant’anni di storia nel territorio di Paternò, in Sicilia. Interrogato da Muscari sulla scelta di affiliazione a Galileo Life, Federico rivela di essere stato decisivo, insieme alla madre, in questa decisione. Il motivo? La possibilità di “lasciare un dolce ricordo al paziente”, di offrire un sorriso, una vincita, un’esperienza che vada oltre la semplice dispensazione del farmaco.

Questo approccio, che pone il paziente al centro, non è un’intuizione del momento per Federico, ma il frutto di una “scuola familiare” consolidata. Come spiega il giovane farmacista, l’università forma sui fondamenti di chimica e biologia, ma è l’esperienza tramandata da mamma e zii, proprietari della farmacia, ad avergli insegnato l’importanza della relazione umana. In un mercato dove “tutte le farmacie vendono farmaci e integratori”, il rapporto personale diventa un elemento distintivo, un valore aggiunto che pochi riescono a coltivare.

Il Futuro non Spaventa: Tra Relazione Umana e Innovazione

Una delle domande più incalzanti di Muscari riguarda la percezione del futuro da parte di Federico: multinazionali, distributori automatici, e-commerce… queste sfide lo spaventano? La risposta di Distefano è risoluta: “Assolutamente [non del tutto spaventato], è giusto tenere d’occhio ma è anche giusto non farsi mangiare la paura e tenere solide le opportunità che abbiamo nella farmacia territoriale.”

Questa affermazione è un inno alla resilienza e alla capacità di adattamento della farmacia tradizionale. Muscari sottolinea come l’Italia, in quanto paese abituato alle relazioni umane, tenda a rifiutare gli automatismi, un’osservazione confermata da Federico. Tuttavia, entrambi convengono che gli automatismi possono essere un valido alleato se impiegati per “guadagnare tempo da spendere nelle cose dove solo l’uomo può lavorare”. Si delinea così una visione di farmacia che integra la tecnologia senza mai sacrificare il contatto umano.

I Bisogni del Paziente e il Ruolo del Farmacista

L’intervista si addentra poi nelle domande più frequenti poste dai pazienti in farmacia e nei loro bisogni primari. Federico evidenzia un tema ricorrente: il senso di abbandono che alcuni pazienti provano nel rapporto con il proprio personale sanitario. Qui emerge con forza il ruolo cruciale del farmacista: “il farmacista deve essere bravo a recuperare quel rapporto e essere una figura in primo piano per il paziente”.

Per quanto riguarda l’organizzazione interna della farmacia, Federico si definisce un “jolly”, il più giovane dei soci in una SNC composta da sua madre e due zii. Questa flessibilità gli consente di inserirsi dove c’è necessità, dimostrando la capacità di adattamento e l’entusiasmo tipici delle nuove generazioni.

La Ricetta del Successo: Professionalità e Cordialità

Verso la fine dell’intervista, Muscari chiede a Federico quali siano le due qualità indispensabili per il farmacista del futuro. La risposta di Distefano è chiara e concisa:

  • Professionalità: “Quello non deve mai mancare ed è quello che ci contraddistingue soprattutto con l’e-commerce.” La competenza e la preparazione scientifica rimangono il pilastro fondamentale della professione.
  • Cordialità: “Nel sapersi rivolgere con il paziente nel trovare sempre la soluzione più opportuna.” La capacità di ascolto, l’empatia e la disponibilità a cercare la migliore soluzione per il paziente sono elementi imprescindibili per costruire un rapporto di fiducia duraturo.